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La miniera di Lousal e il rispettivo villaggio minerario si trovano nella parrocchia di Azinheira dos Barros e São Mamede do Sádão, comune di Grândola.



Sebbene la regione sia stata popolata dall'età del rame, come dimostrano i monumenti megalitici e il Castelo Velho do Lousal, è alla fine del XIX secolo che inizia l'esplorazione moderna della miniera.



Durante gli anni '40, l'acquisizione di "Mines et Industrie" e "Minas da Caveira" da parte di Antoine Velge, presidente della SAPEC de Setúbal, azienda produttrice di fertilizzanti chimici, portò ad un aumento del lavoro minerario.



È negli anni '50, sotto la direzione di Frédéric Velge e Günter Strauss, che questa miniera di pirite diventerà una delle più moderne del Portogallo.



Con la crisi della produzione industriale di zolfo, a causa del ritiro gratuito di zolfo dalle piattaforme petrolifere negli anni '80, le miniere nella cintura di pirite vengono successivamente chiuse. Nel 1988 l'estrazione a Lousal è stata chiusa.



Con la chiusura della miniera, il villaggio ha iniziato a decadere fino a quando, all'inizio degli anni novanta, il Comune di Grândola e la Fondazione Frédéric Velge hanno avviato un programma di rivitalizzazione di Lousal (RELOUSAL). Il programma si basa sulla creazione di una nuova specializzazione territoriale basata sul turismo culturale, con il rafforzamento dell'identità mineraria, in particolare il Museu Mineiro do Lousal e il Centro Ciência Viva do Lousal.

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