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Protagonisti di un'identità

Per 10.000 anni l'area del lago Nahuel Huapi è stata testimone del passaggio, della convergenza e della residenza degli abitanti della zona.

Le possibilità offerte dagli ambienti di questa regione hanno permesso ai gruppi umani di mettere in pratica diverse strategie per sviluppare la propria identità.

I primi coloni della regione sarebbero stati i Tehuelches, che erano cacciatori e raccoglitori. Il Puelche di Nahuel Huapi si specializzò in uno stile di vita lacustre e in seguito i gruppi araucanizzati si dedicarono alle attività agricole.

Intorno al 1600, attraverso la catena montuosa, l'uomo bianco proveniva dall'attuale territorio cileno, partecipando a spedizioni di schiavi, missioni gesuite o viaggiatori.

Nel 1876, l'esperto Francisco P. Moreno arrivò in questa zona da Buenos Aires, per esplorare la Patagonia settentrionale.

La campagna del deserto (1879-1883) produsse lo sterminio quasi totale degli indigeni che popolavano queste terre. Successivamente, i coloni di entrambi i lati della catena montuosa si stabilirono nella regione.

Nel 1902 nasce Colonia San Carlos. L'attività agricolo-zootecnica all'inizio del secolo cessò di essere l'asse economico e l'attività turistica emerse dalla creazione del Parco Nazionale Nahuel Huapi nel 1934.

Il Parco Nazionale Nahuel Huapi, con i suoi 710.000 ettari, si caratterizza per la grande varietà dei suoi paesaggi. In quest'area è possibile ricostruire la storia dell'occupazione e dell'uso del luogo. In essa sono presenti aree di demanio pubblico occupate da discendenti di coloni o indigeni che svolgono attività rurali, nonché settori con importanti infrastrutture per i visitatori e proprietà private che esistevano prima della creazione del Parco. In alcuni casi, lo stato delle terre di dominio pubblico è stato modificato in un sistema di proprietà comunitaria degli stessi. Allo stesso tempo, esistono zone di conservazione rigorose in cui l'attività umana è limitata solo alla ricerca scientifica.









La città di San Carlos de Bariloche, circondata dal Parco Nazionale, è accessibile da San Martín de los Andes tramite la Strada Nazionale n. 234 e la Strada Nazionale n. 231, un mezzo di comunicazione noto come ´´Camino de los Siete Lagos´ ´.

Un altro modo di accesso è da San Martín de los Andes, lungo la Strada Provinciale n. 63.

Da Neuquén si sale attraverso la Strada Nazionale n. 237. Da sud del Parco Nazionale si può accedere a San Carlos de Bariloche attraverso la Strada Nazionale n. 258.

In aereo si arriva all'aeroporto di San Carlos de Bariloche.

Nel Parco si ha accesso al Cile attraverso tre valichi di frontiera: due via terra, attraverso la Strada Nazionale n. 231, Paso Puyehue; lungo la Strada Provinciale n. 83, Paso Cochamó e il terzo lago, attraverso Paso Perez Rosales.



La donazione del terreno fatta dall'esperto Francisco Pascasio Moreno il 6 novembre 1903, costituisce il nucleo su cui è stato creato il Parco Nazionale Nahuel Huapi -nel 1934-.

Grazie al suo valore ecologico e paesaggistico, protegge un'ampia area rappresentativa della regione andina della Patagonia settentrionale.

Si trova nel sud-ovest della provincia di Neuquén e nord-ovest della provincia di Río Negro e copre un'area di 705.000 ettari.

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